DIRE, CON CURA – giovedì 24 marzo ore 21.00 Teatro Binario 7 Monza.
È dalla tutela della propria identità, e non dall’affermazione, che passa la salvaguardia di una lingua e di un popolo. È nel dire, con cura che la poesia rimargina l’emarginato, rimpatria l’esule e l’emigrato. La poesia è terapeutica per sua natura, ha in sé la cura perché si “prende cura” dell’insopportabile trasmutandolo in salvifico. Lo stesso Ippocrate indica per il medico tre strumenti terapeutici: il tocco, il rimedio e la parola. Sarà Cristina Viti, poetessa nell’occasione in veste di traduttrice, a raccontare/descrivere il suo percorso di ricerca sul rapporto tra parola poetica, traduzione e cura che trova una immediata corrispondenza pratica nelle sue traduzioni delle poesie di Stephen Watts, autore di poliedrica formazione votato alla cura dell’animo e delle relazioni interculturali e di Ziba Karbassi, poetessa iraniana esule la cui voce è un respiro che rapisce: “Senza questo ‘elisir’ del respiro la poesia è come aria senza ossigeno…”. In questa occasione PoesiaPresente pubblica in Italia per la prima volta un libro + CD AUDIO che raccoglie una selezione di poesie della Karbassi in tre lingue: farsi, italiano, inglese. Nel solco della poesia come ricerca di identità e cura, Fabiano Alborghetti leggerà l’inedito “Complicanze e altre forme”, frutto di un’esperienza personale in ospedale, e da “Registro dei fragili” libro nato da un fatto di cronaca (una madre che uccide il proprio figlio) che diventa lo spunto per una ricerca sul campo minato della normalità.
Inoltre verrà presentato il progetto di poetry therapy “Leggere, con cura” e “LaPoesiaSalvaLanima” di Silvia Monti, promossi da PoesiaPresente, Fondazione Arbor, SpazioStudio.