giovedì 17 marzo alle 18.00 al Teatro Binario 7 di Monza per PoesiaPresente 2011. (ingresso libero)
“(…) ci tolgono l’arte, la poesia, parola che per molti è parola colluttoria, ti sciacqui un po’ e la sputi fuori”. Gli “anestetizzatori sociali” ci hanno procurato “occlusioni intellettuali” nonché “paresi dell’anima”. Per questo occorre fare “alchemioterapia, cambiare alchimia, modificare le sostanze, la materia prima, e l’anima poi”. Alessandro Bergonzoni, artista affabulatore a tutto tondo, che ha fatto della “parola detta” un’arte, nell’incontro di PoesiaPresente feconderà i concetti di “cura” e “prendersi cura” con quello di Arte. Sono molti i concetti che collegano “arte” e “malattia” a quello di “uomo”, “coscienza” e “scienza”. Bergonzoni, sostenitore del diritto alla ricerca interiore, del diritto al pensiero, ci invita, attraverso una esplorazione linguistica votata alla vastità, a chiederci quale sia la nostra idea di “cura”, “adatto”, “sbagliato”, “malato”, “inutile”, “diverso”.
“Urge” unirsi a lui per dire: “sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno (…)”
“(…) Se non sono io il primo cittadino di me stesso, il mio governo, il mio parlamento, la mia assemblea quotidiana, cosa spero di portare all’esterno? Nei partiti? Nelle piazze? Se non lavoro attimo per attimo, figlio per figlio, sguardo per sguardo, sempre, anche quando dormo, quando sogno (…) Dal teatro al tetro, fatemi ripetere, ci chiudono, ci tolgono il cervello, non i fondi, ci tolgono l’arte, la poesia, parola che per molti è parola colluttoria, ti sciacqui un po’ e la sputi fuori, appena hai finito il festival, appena hai finito la serata, appena hai finito… Dobbiamo manifestare sempre 25 ore su 24, 370 giorni l’anno, anche quando sembra che abbiamo finito di fare il nostro dovere, il nostro librino, il nostro spettacolino… URGE urlo interiore, rivelazione e poi rivoluzione, andare e raccontare. URGE, cominciare altri mestieri, altri ruoli, scendere dal pero e andare negli ospedali, nelle scuole, non solo a fare il nostro lavoro ma il lavoro che ci spetta, se vogliamo tra tre generazioni avere generato altro. (…).
Si deve iniziare a nascere, mutare, scegliere ogni secondo e non essere primi ma manifestare superiorità al pochissimo che ammala. Siamo pieni di metastasi culturali, lo dirò sempre, tumori intellettuali. Che prevenzione fare? Come risolvere? Mettendo nuoce gravemente alla salute sotto certi personaggi? È complesso, è faticoso, ovvio, ma se ci interessa il facile perché ci chiediamo come abbiamo fatto ad arrivare fin qua. Questa è la domanda.
Allora direi alchemioterapia, cambiare alchimia, modificare le sostanze, la materia prima, e l’anima poi; meno citazioni, meno capipopolo, meno miti (che sono molto miti), meno medaglie! Vogliamo un nuovo petto con quello che c’è dentro. Ecco il nuovo ritrovato, siamo noi il nuovo ritrovato, basta esempi, noi siamo l’esempio. Piangere sul latte versato? No, cambiamo mucche.
Vostro e non solo.”
(da Messaggio video di Alessandro Bergonzoni al Teatro Duse).
Di Alessandro Bergonzoni (www.alessandrobergonzoni.it) conosciamo tanto, i temi fondamentali dei suoi lavori sono il rifiuto del reale come riferimento artistico, “l’esplorazione” linguistica e l’assurdo come mondo comico da esplorare a tutto campo. “Madornale 33”, “Predisporsi al micidiale”, col quale vince il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di teatro, “Nel”, con il quale nel 2009 vince il Premio UBU come miglior attore del teatro italiano, e “Urge”, attualmente in tournée, sono solo alcuni dei suoi spettacoli teatrali più noti. Tra le pubblicazioni “Le balene restino sedute” (Mondadori, 1989), “E’ già mercoledì e io no” (Mondadori, 1992), “Il grande Fermo e i suoi piccoli andirivieni” (Garzanti, 1995), “Silences – Il teatro di Alessandro Bergonzoni” (Ubulibri, 1996) raccolta dei sei testi teatrali che raccontano i suoi quindici anni di attività, “Opplero – Storia di un salto” (Garzanti, 1999), “Non ardo dal desiderio di diventare uomo finchè posso essere anche donna bambino animale o cosa” (Bompiani, 2005), “Le Balene Restino Sedute” (Garzanti, 2008), ristampa con allegato il dvd originale dello spettacolo, “Bastasse Grondare” (Scheiwiller, 2009).