(…) La poesia è tutta scritta e tutta performativa, a parte quella dei popoli con civiltà orale, nel senso che la dimensione fonica per eccellenza è il quid che distingue la poesia dalla narrativa e la apparenta piuttosto alla musica e al teatro. (…) – Rosaria Lo Russo
In occasione dell’uscita di “Controlli”, Marianna Marrucci ha intervistato Rosaria Lo Russo a proposito del suo modo di intendere e fare poesia, ripercorrendo i suoi ultimi lavori poetici. L’intervista, intitolata “Poesia come estati vocale” è stata pubblicata su Alfabeta2 insieme a un ampio estratto dal mediometraggio “Il canto di Hāfez” (video di Daniele Vergni), uno dei due poemi che costituisce il dittico di “Controlli”. Il dialogo tra Lo Russo e Marrucci chiarisce la nascita dei poemi di “Controlli” e le loro relazioni con il percorso poetico dell’autrice.