sabato 25 novembre ore 16.00 c/o PoesiaPresente
20 anni dopo Hermann Hesse e Raimon Panikkar ancora a dialogo
Dove
PoesiaPresente – scuola di poesia
Via Donatello 12, Monza (a 10’ dalla stazione FS)
Ingresso libero
gradita la prenotazione scrivendo a millegru@poesiapresente.it
In occasione del nuovo libro pubblicato da Mille Gru Edizioni – la traduzione italiana del libro In memoria di nostro padre, scritto negli anni trenta da Hermann e Adele Hesse – un pomeriggio dedicato al pensiero profetico di Hermann Hesse e Raimon Panikkar, a venti anni di distanza dal primo progetto di Patrizia Gioia dedicato a queste figure che rappresentano ancora oggi un ponte interculturale e interreligioso, per riflettere sui temi cruciali del nostro tempo.
Durante il pomeriggio, a partire dalla presentazione del libro In memoria di nostro padre, Patrizia Gioia dialogherà con Giancarlo Vianello, Daniele Spero, Gianni Vacchelli e Jean Olaniszyn (fondatore del Museo Hermann Hesse di Montagnola, Canton Ticino).
L’incontro riprenderà il dialogo tra questi autori, già protagonisti del Convegno del 2008 “Diventare il Presente: testimonianze a dialogo: Hermann Hesse, Raimon Panikkar e noi”; in questa occasione verranno esposte alcune opere di Mail Art dedicate a Hermann Hesse raccolte nel 2003 e verrà lanciata una nuova chiamata di Mail Art “Omaggio a Hermann Hesse”, V Edizione, a 20 anni di distanza dalla precedente.
Il progetto proseguirà nel 2024 con 3 incontri domenicali dal titolo “Il ritmo dell’eco. Dall’ecologia all’ecosofia”: Hermann Hesse e Raimon Panikkar nuovamente a dialogo, con altri autori e con noi, per riflettere sulla trasformazione a cui Madre Terra ci sta chiamando e che chiede anche un nuovo linguaggio: un linguaggio non acquisitivo, non concettuale, non calcolante, che non vuole il possesso delle cose, che è libero e si dischiude nell’aperto.
Un linguaggio che dia alla Ragione il suo giusto posto e chi meglio della Poesia può aiutarci?
L’attuale ecologia non ha affatto rinunciato all’idea dell’Uomo come “re del creato e signore della Terra”.
L’ha solo modificata un po’ – scrive Panikkar – Ecosofia, viceversa, è una parola nuova per esprimere un’antica saggezza, una sapienza di cui non siamo noi i proprietari. Il nostro mondo procrea, è qualcosa di vivo. È ben più del palcoscenico o dell’habitat dell’Uomo. È il corpo esterno dell’Uomo stesso, il suo spazio vitale, la sua casa. Ancor di più: è uno dei tre elementi costitutivi della Realtà (cosmoteandrica) insieme all’Uomo e al Divino.